La zona di produzione del Bianchello del Metauro DOC è definita con i limiti del bacino del fiume Metauro, da cui il vino prende il nome, e si estende dal mare Adriatico ai monti delle Cesane.
Si tratta di un territorio temperato, luminoso e ampio, comprensivo di aree collinari non superiori a 650mt s.l.m. e di aree vallive sensibilmente influenzate dal mare. Le caratteristiche geologiche delle diverse aree rendono distintiva la zona di produzione, conferendo al vino sapidità e mineralità.
I comuni interessati sono 18: Fano, Cartoceto, Saltara, Serrungarina, Montefelcino, Isola del Piano, Fossombrone, S. Ippolito, Montemaggiore, S. Giorgio, Piagge, S. Costanzo, Orciano, Barchi, Fratterosa, l’isola amministrativa del comune di Mondavio denominata Cavallara, compresa tra i territori comunali di Serrungarina, Montemaggiore, Piagge, S. Giorgio e Orciano, e parte dei territori comunali di Urbino e di Fermignano.
Il Disciplinare prevede che ogni vigneto sia composto da almeno 3.000 ceppi ad ettaro. La resa massima dell’uva in vino deve essere pari al 70%, o 45% per la tipologia Passito. La produzione massima di uva ad ettaro non può superare le14 tonnellate, ole 11 tonnellate per la tipologia Superiore. Il titolo alcolometrico minimo complessivo al termine del periodo di invecchiamento varia in base alla tipologia del vino: 11,5%Tradizionale e Spumante, 15% Passito, 12,5% Superiore.